Scelta dei colori

Le strutture architettoniche, nel loro colore e nelle loro forme, non sono ininfluenti per quel che concerne il benessere individuale e di gruppo.
Forme e colori contribuiscono a determinare comportamenti e influenzano l’aspetto cognitivo ed emotivo dell’agire umano.
Nell’architettura, inoltre, troviamo cristallizzate e semplificate le caratteristiche storico-culturali del pensiero sociale che l’ha generata.
Il colore degli edifici non esaurisce il suo scopo con la semplice tinteggiatura del singolo intervento, ma si pone in relazione con l'intorno, stimola i nostri interessi, ci permette ampi investimenti affettivi nei vari aspetti policromi delle facciate, che in tal modo si trasformano anche in pulsioni e/o espressioni affettive di ciascuno di noi.
Fondamentale in tal senso è la presenza di un’armonia cromatica che, magari anche solo a livello inconscio, contribuisca a porre le premesse per il miglioramento della qualità della propria vita personale (privata) e di relazione (pubblica).

Principali elementi da tenere in considerazione nella scelta delle tinte degli edifici:
1) Il rapporto tra colore e natura, al fine di garantirne la congruenza.
2) Limitare il rischio della noia e della ripetitività nell’insieme cromatico.
3) Evitare la sensazione che il colore invada le sfere emotive personali così da essere percepito come eccessivo in
quanto a intensità e superficie ricoperta.


Il colore assume altresì il ruolo di punto di riferimento e di continuità per la memoria sociale, di gruppo e soggettiva, ovvero la riconoscibilità del proprio passato inteso come elemento importante per il proprio presente e soprattutto in relazione al proprio futuro. Affinché ciò avvenga, occorre conservare le tracce cromatiche che andranno a costituire il passato, e contemporaneamente lasciare quel margine di gioco interpretativo che verrà a costituire la base per un costante aggiornamento, evitando il fenomeno dell’obsolescenza. L’utilizzazione della psicologia è un ottimo metodo per soddisfare l’esigenza di un coordinamento cromatico attuale, il quale realizzi bisogni e piaceri di una società in continua evoluzione e che al tempo stesso sia rispettoso del passato, integrandosi con questo in un continuum cromatico. L’individuo nella sua storia deve affrontare continue integrazioni (tra passato e presente, tra sé e gli altri, tra tradizione e progresso, ecc.) e il mancato adattamento porta a conflitti e sofferenze; lo stesso avviene in ambito edilizio, con continue necessità d’integrazione (tra l’ambiente naturale e la città, tra un edificio e l’altro, tra tradizione e progresso, ecc.), in cui il colore, a livello più o meno inconscio, gioca un ruolo primario nell’agevolare od ostacolare tale processo.



È assolutamente fondamentale che le scelte cromatiche degli edifici vengano effettuate in relazione all’ambiente circostante.
Alcuni esempi:
Città storica: gli edifici storici sono soggetti a vincoli normativi per la tinteggiatura. È pertanto opportuno prendere tali edifici come punti di riferimento per le scelte cromatiche delle restanti aree della città, al fine di creare un’armonia cromatica complessiva.
Città moderna o contemporanea: la percezione di queste aree è spesso caratterizzata da una moltitudine di informazioni discordanti, edifici eterogenei, insegne, pubblicità. Le scelte cromatiche degli edifici dovrebbero, in questo caso, mirare al tentativo di una riduzione dell’inquinamento visivo.
Città piccola: l’immagine di queste aree è caratterizzata da una consistente presenza di abitazioni unifamiliari o comunque di piccola dimensione.
Nelle scelte delle tinte per delle proprie abitazioni, i singoli abitanti dovrebbero relazionarsi tra loro, al fine di creare una varietà cromatica piacevole.
Periferia rarefatta: si tratta solitamente di gruppi di edifici inseriti nel verde. Le tinte dovrebbero porre in relazione gli edifici fra loro e con il verde. Proprio la presenza del verde consente di utilizzare colori più saturi e luminosi rispetto alla media.
Periferia piccola: queste aree possono presentare immagini diverse, un costruito di piccole dimensioni concentrato in edifici continui, oppure molto rarefatto inserito nel verde. In entrambi i casi il colore può diventare uno strumento di valorizzazione. La dimensione contenuta degli edifici consente di utilizzare colori anche piuttosto vivi, saturi e luminosi, creando armonie cromatiche intense.
Episodi a spiccata individualità: sono aree che per tipologia o per altre caratteristiche peculiari si distaccano dal resto del costruito. In questi casi, in fase di scelta delle tinte, è necessaria una stretta relazione tra tutti i singoli edifici.